La Casa di Silvia (2020)

Il sito della casa è in Toscana in un’area collinare nelle vicinanze di Firenze circondata da un uliveto e da un vigneto. Il pendio degrada verso sud affacciandosi sul paesaggio circostante.

La casa riunisce alle esigenze abitative anche quelle legate ad una collezione di opere d’arte in gran parte sculture. Il fulcro di tutta la composizione spaziale è quindi la galleria, in cui è esposta la collezione, che ha una forma ad “S”, iniziale del nome della proprietaria e che rappresenta anche la continuazione della strada bianca di accesso al fondo esistente. La galleria con la sua forma ad “S” permette anche di raccordare il salto di quota dovuta alla pendenza del terreno.

La Casa di Silvia

Dettagli Progetto

Attorno alla galleria si innestano tre nuclei abitativi, l’autorimessa e due corti.

I tre nuclei abitativi sono pensati come terrazze affacciate sul paesaggio un vero e proprio belvedere, anche stando all’interno dell’abitazione. Il primo nucleo esposto ad ovest su un solo livello contiene la cucina, i relativi servizi e l’alloggio del personale di servizio. Il secondo nucleo esposto a sud è quello principale, su due livelli: quello superiore con pranzo e libreria con al centro il vuoto del doppio volume del soggiorno; quello inferiore oltre a suddetto soggiorno contiene le camere da letto i relativi bagni e nella parte interrata sotto la galleria una cantina. Il terzo livello esposto ad est contiene una palestra, una spa ed un’ulteriore camera per gli ospiti.

La galleria racchiude con la sua forma anche due corti. Una è utilizzata oltre che per le attività domestiche anche per l’esposizione di opere d’arte all’aperto e per piccole rappresentazioni teatrali, per eventi musicali o proiezioni cinematografiche. L’altra invece racchiude la piscina.

Le coperture dei tre blocchi abitativi saranno del tipo a “tetto verde” sia per motivi di inserimento nel contesto che per migliorare le prestazioni passive in materia di raffrescamento e riscaldamento degli edifici. Le grandi superfici vetrate saranno realizzate con doppi vetri con all’interno interposte delle veneziane per proteggere gli interni dall’irraggiamento estivo. Un ulteriore schermatura è prevista con delle tende a rullo. I sistemi prevedono sia un controllo manuale sia elettronico. Infine è previsto un sistema geotermico con tubazioni interrate ad una profondità tra 1,50 e 3,00 m che sfruttano la temperatura costante del terreno, per contribuire sia al riscaldamento invernale sia al raffrescamento estivo.

La genesi delle forma e la struttura

Le aperture della galleria sono state elaborate attraverso il software Grasshopper per Rhino ed in particolare la plug-in Ladybug che ha permesso di determinare la radiazione solare incidente sulla galleria nel periodo di maggior carico termico dal 21 aprile al 21 settembre. Partendo da una suddivisione in celle esagonali con il software si è determinata la dimensione delle aperture in base alla radiazione solare, riducendone l’ampiezza, dove la sua incidenza sulla superficie, era maggiore ed invece lasciandole più grandi dove era minore.

Per la galleria si ipotizza la realizzazione in officina con pannelli esagonali di multistrato strutturale con un anima in acciaio. La foratura dei pannelli per realizzare le differenti aperture avverrebbe con macchine a controllo numerico direttamente con file CAM. Sulla faccia esterna sarà posizionato uno strato isolante ed uno di rivestimento. I pannelli esagonali saranno agganciati tra loro con staffe metalliche. In officina verranno realizzati vari tronchi  che saranno poi trasportati e assemblati in cantiere.

La forma dei tre blocchi abitativi è scaturita sempre dall’utilizzo del software Grasshopper con la plug-in Kangaroo che ha permesso di individuare la catenaria ideale per aver la maggior parte di sollecitazioni di compressione e di conseguenza ottimizzare il dimensionamento delle strutture. La struttura portante sarà realizzata con un reticolo di travi in legno lamellare.